mercoledì 28 agosto 2013

Lasciando andare agosto

Dopo eoni (o almeno questa è la mia impressione) torno a scrivere qui.
Le vacanze le ho archiviate stamattina rientrando a Milano. Sono sempre felice di tornare in quella che è diventata la mia seconda casa. Ma allo stesso tempo è un po' triste lasciarsi alle spalle le spensierate pigre giornate estive fatte di letture, gite, strenue partite ad adorabili giochini scaricati dall'App Store (vogliamo parlare della mia dipendenza da Pou, Piante contro Zombie, Temple Run, o Candy Crush?), ma anche attività più nobili come la fotografia (esperimenti di ritorno alla pellicola, tra la piccola plasticosa Diana con i suoi rullini 120, e il mio grande amore analogico, la Polaroid, che torna a vivere grazie alle pellicole Impossible, che emozione quando ho caricato la macchina dopo tanto tempo, e pazienza se le foto hanno una certa dominante gialla e il pacchetto costa 20 euro, ha sempre qualcosa di magico).
In realtà non abbandono nulla di tutto questo, soprattutto la fotografia che è il mio lavoro (pur se costretto in studio e sottoforma di still-life), ma quando si è in vacanza, non c'è bisogno che ve lo dica, tutto ha un altro sapore.

Di questo agosto porterò con me la meraviglia del Lago Maggiore e delle sue isole, veri paradisi in terra pieni di fiori e antichi tesori; l'adorato, caratteristico rumore che fa la polaroid quando esce dalla macchina e l'attesa di vedere emergere l'immagine nell'emulsione; la bellezza composta di palazzo Castelmur, adagiato tra le montagne del Canton Grigioni (qui le foto con cui ho cercato di raccontare questo luogo incantevole); il lago di Silvaplana, sempre nei Grigioni, che pare uscito da una cartolina; la visita al Museo Casa Enzo Ferrari a Modena, che anche se fuori c'erano 40 gradi ne valeva la pena, per tutte le splendide monoposto lì riunite, vera goduria per un'appassionata di Formula1; gli ottimi racconti da brivido contenuti in The Chtulhu Mythos Mega Pack, uno dei migliori acquisti che abbia fatto grazie al Kindle (se amate Lovecraft procuratevelo); e quell'indefinibile malinconia estiva che ho sempre avuto, ma che ho imparato con gli anni a percepire con affetto.


1 commento:

  1. La tua estate sembra essere stata bella, da come la descrivi... è davvero rasserenante questo post, anche per me che ho avuto un'estate un pò tumultuosa. Bentornata!

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